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Il design è donna, l’architetto Rosa Vitanza: “Sagaci, accorte, perspicaci”

“Qualsiasi oggetto di design non è neutrale. C’è un rapporto anche con chi ne gode, e bisogna tenerne conto”.

 

Queste le parole di Charlotte Perriand, conosciuta come il braccio destro di Le Corbusier, figura chiave nella definizione del design contemporaneo. Charlotte ha affrontato il tema con decisione, mettendo al centro la figura umana come cuore pulsante del progetto, di design e di architettura.

 

Abbiamo intervistato l’architetto Rosa Vitanza, che in Thera Studio condivide con la collega Lucia Alfano una visione tutta al femminile.

 

In che modo è importante l’interazione da donna nel progetto? 

“Non credo ci sia una diversità di approccio ad un progetto tra uomo e donna, la differenza la fanno l’attitudine e la competenza indipendentemente dal genere. Di certo le donne hanno un approccio più complesso, la capacità di guardare a 360° oltre l’orizzonte progettuale, un problem solving più alto e una capacità di ascolto più sviluppata però sono effettivamente caratteristiche peculiari del mondo femminile”.

 

Dalla casalinga alla manager, la donna e la casa, un ruolo mutato nel tempo, quanto ha influito nell’architettura?

“Nel corso dei millenni la donna ha cambiato la storia, alcune donne architetto hanno segnato il passo, come Gae Aulenti che diceva “l’architettura non è un mestiere per donne, faccio finta di nulla e vado avanti“. Ecco spesso, soprattutto in cantiere, si affrontano figure maschili che devono relazionarsi con una donna architetto e c’è ancora molto da migliorare in questo ambito”. 

 

La creatività è donna, ambizione e coraggio, trasgredire le regole e indicare nuove strade: ti ritrovi in questa visione?

“L’essere donna è opporre caparbietà, che proviene soprattutto dalla difficoltà della figura femminile professionale nel doversi imporre in ogni ambito. Ci mettiamo in gioco quotidianamente per affermarci, personalmente lo faccio ogni giorno in studio come in cantiere, offrendo la mia visione. Nel campo dell’architettura, alcune donne come appunto Gae Aulenti, Lina Bo Bardi, Cini Boeri, hanno aperto un varco in questo mondo, sta a noi dimostrare immaginando case, costruendo edifici, progettando ponti per mettere in stretto contatto diversità che tendono solo ad allontanare un’umanità che dovrebbe essere sempre più unita”.

 

 

 

 



THERA STUDIO – ARCHITETTURA&DESIGN
Rosa Vitanza Architetto.
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