“Qualsiasi oggetto di design non è neutrale. C’è un rapporto anche con chi ne gode, e bisogna tenerne conto”.
Queste le parole di Charlotte Perriand, conosciuta come il braccio destro di Le Corbusier, figura chiave nella definizione del design contemporaneo. Charlotte ha affrontato il tema con decisione, mettendo al centro la figura umana come cuore pulsante del progetto, di design e di architettura.
Abbiamo intervistato l’architetto Chiara Abbruzzese, dello Studio 081Architettura Architets&Partners si trova spesso ad inserire la visione femminile su un progetto.
In che modo è importante l’interazione da donna nel progetto?
“Soprattutto nella fase realizzativa, l’architettura è stata spesso sin troppo maschile, mentre nella fase progettuale credo abbia tratti e sensibilità molto più femminili. Come la moda racconta sè stessi, una casa racconta chi la vive. Ecco che l’animo femminile non cura soltanto l’estetica ma anche le funzionalità del design, nella scelta dei prodotti, nella loro manutenzione, la visione femminile diviene quel quid in più affinchè un progetto abbia un giusto ciclo. In pratica la visione femminile spesso previene le problematiche progettuali“.
Dalla casalinga alla manager, la donna e la casa, un ruolo mutato nel tempo, quanto ha influito nell’architettura?
“La casa è cambiata tantissimo negli ultimi decenni, ancor più nel periodo post pandemia, con ambienti che vengono stravolti. Ad esempio un ingresso che diviene zona filtro dove lasciare indumenti e scarpe, o una zona living che ha bisogno magari di una zona dove effettuare smart working o altro. Insomma, cambiano i tempi, si dfferenziano i ruoli, muta la progettualità che ruota sempre più intorno alla donna. Madre, lavoratrice, manager, ad ogni necessità corrisponde uno spazio progettuale“.
La creatività è donna, ambizione e coraggio, trasgredire le regole e indicare nuove strade: ti ritrovi in questa visione?
“Sicuramente lo spirito femminile come detto anche in precedenza offre una sensibilità più intensa, anche a livello architettonico. Accompagnare le esigenze della committenza significa soprattutto ascoltare il respiro di quel progetto, affrontandolo da donna offro spesso una visione che va oltre il puro gusto estetico. Insieme a tutto lo Studio 081Architettura Architets&Partners ci troviamo spesso ad affrontare progetti, nel brain storming che si produce prima della stesura finale direi che l’animo femminile oppone spesso soluzioni prima impensabili o comunque più pratiche rispetto a determinati tecnicismi“.
STUDIO 081 ARCHITECTS&PARTNERS
Chiara Abbruzzese architetto
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