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CHE DOLCE DESIGN. ARCHITETTO STEFANIA IANNELLI: “IL PROGETTO COME UN PERCORSO SENSUALE”

Un buon design è bello da vedere, certo. Ma perché non dovrebbe essere interessante da toccare, avere un profumo piacevole o un suono armonioso?

Insieme a diversi professionisti abbiamo messo in campo un’iniziativa che nasce dall’esigenza di indagare l’impatto che il design ha quotidianamente sui nostri sensi, con l’obiettivo di sintetizzare le esperienze che hanno dato vita a nuovi ambienti o prodotti, a collezioni quali piastrelle oppure oggetti di arredo, ogni progetto permeato dall’esigenza di inseguire un’emozione, un ricordo, spesso creato proprio dai sensi primordiali dell’uomo.

Abbiamo intervistato l’architetto Stefania Iannelli di Infratec, con cui abbiamo dialogato dell’importanza dei sensi nel design e nella progettazione.

“Per me la vista è un senso fondamentale! Ogni volta che iniziò un nuovo lavoro, il mio primo approccio è immaginare un percorso all’interno del quale mi muovo con lo sguardo e plasmo gli spazi immaginandoli. Luce ed ombre evocano sensazioni e creano giochi d pieni e vuoti”.

“Arriva poi la mano che tocca e cerca i materiali e le superfici ideali per quel determinato progetto o quella specifica esigenza, la riconoscibilità tattile è primaria nell’arredamento”.

“Il mio percorso dapprima immaginario poi realizzato coinvolge anche udito ed olfatto, che evocano sensazioni che identificano i luoghi, ne costruiscono l’essenza e li caratterizzano”.

“Direi che almeno quattro sensi su cinque influenzano e orientano il progettista, quanto al gusto impossibile esprimere un’opinione precisa, è un senso che si stimola con un’azione precisa, nel nostro campo difficile digerire una piastrella”.

 

 


INFRATEC SOCIETA’ s.r.l.
Stefania Iannelli Architetto.
visita la pagina di INFRATEC

 

 

 

 

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