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CHE DOLCE DESIGN. ARCHITETTO ROSA VITANZA: “I SENSI COME DIALOGO PROGETTUALE”

Un buon design è bello da vedere, certo. Ma perché non dovrebbe essere interessante da toccare, avere un profumo piacevole o un suono armonioso?

Insieme a diversi professionisti abbiamo messo in campo un’iniziativa che nasce dall’esigenza di indagare l’impatto che il design ha quotidianamente sui nostri sensi, con l’obiettivo di sintetizzare le esperienze che hanno dato vita a nuovi ambienti o prodotti, a collezioni quali piastrelle oppure oggetti di arredo, ogni progetto permeato dall’esigenza di inseguire un’emozione, un ricordo, spesso creato proprio dai sensi primordiali dell’uomo.

Appuntamento con l’architetto Rosa Vitanza, a cui abbiamo chiesto l’importanza dei sensi nella progettazione.

I sensi sono lo strumento attraverso cui gli abitanti di uno spazio, che siano avventori casuali o permanenti di quel luogo, percepiscono la qualità di un ambiente e la trasformano in benessere e comfort. Quando siamo in qualunque spazio percepiamo delle sensazioni, alcune dirette altre più intuitive e afferenti alla sfera del subconscio. Ogni volta noi incameriamo sensazioni e le trasformiamo in emozioni, positive o negative“.

“La vista, l’olfatto, l’udito e il tatto sono il sistema di lettura del progetto realizzato: l’architettura non possiamo “non guardarla”, essa è fatta di giochi di composizioni e armonie, rapporti dimensionali che si esplicano con i colori, i tessuti, stili e materiali che dialogano con noi soprattutto attraverso la loro rappresentazione visiva; e l’architettura, allo stesso tempo, non possiamo “non toccarla”, non solo per trarre piacere da un contatto con una superficie, ma perché il tatto è legato strettamente all’utilizzo che si fa di quello spazio: afferrare gli oggetti come una maniglia, camminare a piedi scalzi, sfiorare le pareti, toccare gli arredi e gli oggetti sono azioni che afferiscono alla sfera di attuazione di quel progetto, interpretano il passaggio da un “bel disegno” ad uno progetto confortevole, comodo, funzionale”.

“I sensi, che dialogano tra loro e si sintetizzano nel nostro cervello, ci consentono di percepire un ambiente come familiare pur visitandolo per la prima volta, caldo anche a temperature basse, può ricordare un odore della nostra infanzia o di un luogo piacevole, farci sentire avvolti dalla natura perché i rivestimenti riproducono specifiche immagini, un suono può farci sentire riposati, vitali, a nostro agio…”

“E’ necessario considerare che i sensi sono legati anche ad aspetti più tecnici della progettazione, come l’inquinamento e l’isolamento acustico, la qualità dell’aria all’interno degli ambienti, il benessere termico, aspetti che non sono espressione solo di meri calcoli impiantistici ma rappresentano ulteriori strumenti di definizione di una realizzazione”.

“Tutti questi sono aspetti che devono essere contemplati quando si decide di trasformare un ambiente, soprattutto la propria casa, affinchè si possa generare benessere e trasmettere emozioni“.

 

 


THERA STUDIO – ARCHITETTURA&DESIGN
Rosa Vitanza Architetto.
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