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CHE DOLCE DESIGN. ARCHITETTO NOTO: “UN VIAGGIO TRA I SENSI”

Un buon design è bello da vedere, certo. Ma perché non dovrebbe essere interessante da toccare, avere un profumo piacevole o un suono armonioso?

Insieme a diversi professionisti abbiamo messo in campo un’iniziativa che nasce dall’esigenza di indagare l’impatto che il design ha quotidianamente sui nostri sensi, con l’obiettivo di sintetizzare le esperienze che hanno dato vita a nuovi ambienti o prodotti, a collezioni quali piastrelle oppure oggetti di arredo, ogni progetto permeato dall’esigenza di inseguire un’emozione, un ricordo, spesso creato proprio dai sensi primordiali dell’uomo.

Abbiamo intervistato l’architetto Giuseppe Noto dello Studio Opera 202, con cui abbiamo dialogato dell’importanza dei sensi nel design e nella progettazione.

Il DESIGN che sia d’interni o d’esterni, residenziale o commerciale, è un fatto sostanzialmente utopistico; trova il massimo della sua espressione quando abbandona la forma semplice trasformandola e trasportandola nell’ambito di una nuova visione del mondo, a differenza dello stilismo che tende invece a dare forma ad un progetto tecnico. Ci piace credere che ogni progetto a cui lavoriamo sia un “opera”, un piccolo atto utopistico, anche se solo un ectoplasma della visione utopistica di un futuro possibile, un’utopia guidata dalla visione e dalle esigenze del nostro cliente, dai propri sogni, dal proprio gusto estetico ed infine, ma non per importanza, dalle proprie percezioni sensoriali.

“Dei 5 sensi sicuramente la vista è il primo senso che entra in gioco. Sin dalla fase progettuale infatti l’occhio del cliente, la sua sensibilità e la visione della propria utopia, ci guidano nel compito di disvelarla e realizzarla. Le moodboards prima e i renders in seguito non sono altro che l’embrione di quella utopia ricercata, sino ad arrivare alla fruizione dell’ambiente realizzato, dove quella visione di principio si ritrova e si rivela.

“Il tatto, l’udito e l’olfatto, sono i sensi che entrano in gioco successivamente nel processo progettuale e creativo, esplodendo nel momento della scelta dei materiali, dei complementi d’arredo e delle varie finiture, divenendo un viaggio sorprendentemente coinvolgente. Tra le texture dei rivestimenti, gli amabili suoni degli arredi e i profumi dei tessuti, vista, tatto, udito e olfatto trovano infine negli ambienti sapientemente progettati il loro compiacimento ultimo”.

“Il gusto, non dimentichiamo il gusto… la visione ultima di bere un buon bicchiere di vino nel living che si è immaginato prima e relizzato poi, completo di tutte le emozioni tattili, uditive, olfattive e visive che si erano immaginate e studiate, è una delle tante visioni che ci guidano in tutto il processo creativo.”

Con noi “Ogni progetto diventa un’OPERA!”

 


OPERA 202 – ARCHITETTURA GRAFICA
Giuseppe Noto Architetto.
visita il sito di OPERA 202

 

 

 

 

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